Canali Minisiti ECM

Curarsi è un lusso per il 5,5% delle famiglie, quasi l'8% è al Sud

Sanità pubblica Redazione DottNet | 18/01/2019 11:03

L'impoverimento sanitario aumenta, riguarda oltre 400 mila nuclei

Siamo fra i paesi con i migliori risultati sanitari nel mondo con costi controllati, ma aumenta l'impoverimento delle famiglie quando ci sono situazioni sanitarie complesse, mentre le spese sanitarie sono un lusso per il 5,5% dei nuclei, che arriva quasi all'8% fra le famiglie del Sud. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto C.R.E.A. Sanità - Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" che sarà presentato nei prossimi giorni. Il 17,6% delle famiglie residenti (4,5 milioni) ha dichiarato di aver cercato di limitare le spese sanitarie per motivi economici (100.000 in più rispetto al 2015), e di queste 1,1 milioni le hanno annullate del tutto.

Il Mezzogiorno è l'area più colpita (5,6% delle famiglie), seguita dal Centro (5,1%), dal Nord-Ovest (3,0%) e dal Nord-Est (2,8%). Il disagio economico per le spese sanitarie (una combinazione di impoverimento per consumi sanitari e "nuove" rinunce per motivi economici), è sofferto dal 5,5% delle famiglie, ed è significativamente superiore nel Sud del Paese (7,9% delle famiglie). L'incidenza del fenomeno dell'impoverimento aumenta, registrando 416.694 famiglie che hanno peggiorato la propria condizione economica (l'1,6% del totale). Aumenta l'incidenza nelle realtà del Nord e si riduce in quelle del Sud. Il valore massimo si raggiunge nel Lazio, dove il 2,7% delle famiglie risultano impoverite; il valore minimo nelle Marche, dove solo lo 0,8% versano in tale condizione. Rispetto all'anno precedente si è registrata una riduzione del disagio nelle Regioni del Centro e del Nord ed un sensibile aumento in quelle del Sud (dall'8,3% all'8,4%), in particolare in Calabria, Sicilia e Umbria.

pubblicità

All'estremo opposto troviamo il Trentino Alto Adige, dove solo il 2,3% delle famiglie residenti è in condizioni di disagio economico dovuto ai consumi sanitari, e la Lombardia con il 3,1%. La spesa privata pro-capite italiana nel quinquennio 2012-2017 ha registrato un tasso di crescita medio annuo dell'Italia superiore a quello di EU-Ante 1995, raggiungendo 37,8 miliardi di euro (624 euro pro-capite, +4,4% rispetto al 2016).  A livello regionale, i valori massimi si rilevano in Valle d'Aosta e Lombardia (rispettivamente 1.202,8 euro e 927,8 euro), mentre all'estremo opposto si collocano Campania (300,5 euro) e Calabria (380,8 euro): le differenze di spesa nelle Regioni sono ormai al 90% attribuibile alla componente privata: la differenza di spesa privata tra la Regione con spesa massima e quella con spesa minima è pari a 902,2 euro.

Commenti

I Correlati

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Bellantone: "Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%". Greco (S.I.d.R.): “Fumo e infertilità, a rischio giovani e donne”

Ti potrebbero interessare

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

Bellantone: "Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%". Greco (S.I.d.R.): “Fumo e infertilità, a rischio giovani e donne”

Particolare attenzione al cambiamento climatico e alle minacce pandemiche

Tecnologia avverte il medico se sta 'sbagliando' l'intervento

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing